Baccusardus, un po’ di storia…
L’amore per la propria terra, per il buon vino e per la gente. Tre ingredienti che sapientemente miscelati insieme hanno fatto nascere Baccusardus, locale di mescita di vini sfusi, ma non solo, di qualità.
Un’avventura nata dall’idea e dall’intraprendenza di due fratelli, Luca e Gigi Cabiddu, che nel 2004 rilevarono un’enoteca a Solanas, provincia di Cagliari. Luca si era stufato di Londra e del suo lavoro di stewart, dieci anni in giro per il mondo dentro gli aerei, voleva rientrare nella sua amata Sardegna, e Gigi gli suggerì la strada.
Volevo rivalutare il vino sfuso – spiega Luca – e sfatare la credenza che fosse un prodotto povero, acquistato da chi non poteva permettersi il vino in bottiglia. Bere bene non significa necessariamente spendere molto denaro
Si è rimboccato le maniche e l’idea si è trasformata in un fatto concreto. Lavoro e dedizione hanno fatto crescere Baccusardus, nome curioso, versione ‘sardinizzata’ del dio del vino Bacco: “Perché credo che la prima impressione sia quella che conti – prosegue Luca – e il nome mi è sembrato adatto”. Nazionalista, lavoratore, entusiasta e con raro spirito imprenditoriale, dopo nemmeno quattro anni Luca Cabiddu si sposta e apre Baccusardus a Villasimius, a pochi chilometri di distanza dal primo grembo. Siamo nella Costa Sud Est della Sardegna, a meno di un’ora da Cagliari, pezzo di terra bella e selvaggia, dolci dune e mare fra i più belli del mondo. Villasimius, nota località turistica della zona che d’estate accoglie quasi centomila turisti, di tutte le nazionalità. E’ il 2007 e per Baccusardus è il boom. In alcuni momenti della giornata si fatica a entrare in quel piccolo negozio sotto i portici, dove ad accogliervi, oltre al buon vino e all’ambiente davvero particolare, c’è sempre gentilezza, capacità di comunicazione e un sorriso: ci si sente a casa.
La sua dedica su una delle botti parla da sola:
"Il vino è nemico dell'uomo, chi fugge davanti al nemico è un vigliacco"
(cit. Toto)
…un pò di stile
Una menzione particolare agli arredi, interamente in stile sardo e tutti speciali, come il resto. Un esempio su tutti la tenda che separa il locale dal retro, fatta con ben 5mila tappi di sughero. Opera di Toto, Salvatore Cabiddu, papà di Luca, un uomo scolpito nel granito.
La forza me l’ha data lui – ci tiene a sottolineare Luca – senza Toto, Baccusardus non ci sarebbe… Il primo anno, mentre aprivo a Villasimius, lui ha gestito da solo l’enoteca di Solanas…
I quarant’anni passati nell’edilizia non hanno certo incancrenito Toto, che ha trasmesso l’entusiasmo e l’amore per la vita ai figli.